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Né ricco, né particolarmente famoso Michelangelo arrivò a Roma nel 1496. Non vi andò di sua spontanea volontà, fu piuttosto trascinato dagli eventi. Eppure in pochi anni, nella città dominata dai Borgia, realizzò i suoi primi capolavori: il Bacco, la Pietà e, forse, la Madonna di Bruges. Opere straordinarie dovute al suo talento, al fascino delle antiche vestigia e all'amicizia di un giovane banchiere, Iacopo Galli, che con sincero affetto lo promosse e lo aiutò. Dalla lettura delle fonti si delineano con sufficiente chiarezza i primi passi delle fortune artistiche del grande genio fiorentino e intorno a lui si animano i nomi e i volti delle genti da lui frequentate. Uomini del Rinascimento che vediamo raffigurati nei suoi disegni, nei dipinti di Melozzo, di Pinturicchio, di Raffaello e che popolano le piazze e le strade di una Roma che Michelangelo profondamente plasmò.